sabato 27 giugno 2009

BAGNO 50 VITO

Mare d'inverno

Cabina del bagnino bianco e rosa carne, un volume netto sotto il sole, immacolato, caduto dal cielo, appoggiato sulla sabbia. Sul tetto un traliccio bianco che sorregge lettere rosse di plastica: bagno 50 vito. In primo piano un lauro con la chioma tagliata a sfera immerso nel solito tubo di cemento bianco. Sullo sfondo una linea d’acqua. Nessuno in giro, neanche vito.

martedì 23 giugno 2009

la doccia

Mare d'inverno



Recinzione della doccia in pannelli di cemento prefabbricato traforato dipinto di bianco e rosso scarlatto, sullo sfondo tre righe orizzontali: la sabbia crema, il mare indaco, il cielo azzurro. La si può vedere spesso anche nelle periferie a protezione dei lotti, dei giardini, dei cortili; le sue trame fanno tanta tristezza e banalità, ma qua è diverso: lo sfondo è giusto, è ampio, è vero. Un merletto per vedere meglio, per vedere oltre... la California! In alto si intravede appena l’erogatore senza doccione, microfono per captare i rumori di fondo in un film d’autore.

sabato 20 giugno 2009

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Mare d'inverno



Recinzione con pali in legno infissi nella sabbia a cui sono fissati i teli dei lettini prendisole in fila per quattro gonfiati dalla brezza marina. Effetto surreale e simbolico: barriera, sbarramento, muro, recinto, limite, séparé, diaframma, involucro, membrana, scoglio, divisione.... tra un di qua e un di là, tra il mare e la terra, l’estate e l’inverno, il sole e la luna, il giorno e la notte, il bene e il male, la vita e la morte.

martedì 16 giugno 2009

galleria di alberi spogli

Mare d'inverno

Tunnel neo-liberty come cannocchiale verso il mare, caleidoscopio di rami spogli, intricati, contorti in un gesto innaturale, contrastano con la linearità della spiaggia, il mare, il cielo: semplicità di colori, forme e proporzioni. Ai piedi della galleria una doppia fila di lastre di cemento verdi e grigie si perde sotto la sabbia come binari di una linea morta. Ai lati piccole aiuole rombiche delimitate da grosse margherite di cemento.

sabato 13 giugno 2009

sotto/sopra

Mare d'inverno

Officina di manutenzione all’aperto, piazzale di stoccaggio, campo nomadi... Tavolini da spiaggia capovolti ed ammassati in un’intricata foresta di pali sulla sabbia bronzea; i pali mostrano le sofferenze della stagione ormai terminata, la vernice bianca scrostata la voglia di liberarsi dei discorsi vuoti fatti sotto l’ombrellone, di spogliarsi delle frivole avventure estive.
...L’estate sta finendo...
...sto diventando grande...
...milioni di ombrelloni...
...lo sai che non mi va...1

Tra poco tutti torneranno bianchi, perfetti, felici di infilare di nuovo la testa nella sabbia, come gli struzzi. Tutto attorno l’ambiente è dimesso, triste come una periferia metropolitana.

1 pescando da L’ESTATE STA FINENDO di C. La Bionda - S. Righi - S. Rota

venerdì 5 giugno 2009

cabine ROSSI

Mare d'inverno

Giochi di luce ed ombra, superfici reali e virtuali, colori caldi e freddi, sipario da teatro, cavalcavia svincolante, silos modernisti, tempietto antico o stadio dei mondiali? La mancanza di un riferimento, di un dettaglio preciso, fa perdere la scala della realtà e si sogna, si delira... la copertura piana arriva come una benedizione a calmare l’anima. Sfumature di rossi sotto la luce del sole: terra di Siena, mattone, arancio... blu. La prospettiva scandisce il ritmo, la luce determina le sfumature, i colori disegnano le forme, le forme riportano alla prospettiva.

lunedì 1 giugno 2009

fuga di cabine verso il mare blu

Mare d'inverno

File di cabine si contrappongono a poca distanza, la tinta è verde veneziano, gli esili pilastrini, le mensole, i cornicioni bianchi danno un elegante ritmo quasi moderno al tutto, le tavole di protezione nere, le feritoie di scorcio sono anch’esse nere e sollevano la copertura agganciandola all’azzurro del cielo. La luce viene da ovest e proietta l’ombra di un pennone obliquamente scombinando la regolarità del quadro dinamicizzando lo spazio come una meridiana il tempo. L’intervallo tra le cabine è suddiviso in tre fasce semisommerse dalla sabbia: quelle laterali in graniglia smerigliata anni ‘60, quella centrale in lastre di cemento verde e bianco alternato dirigono l’occhio verso il mare che si scorge nel rettangolo allungato sopra assi di legno oblique colore sabbia. Dei puntini passeggiano sulla battigia in cerca di....